Vi segnalo in Puglia, terra che non sapevo fosse tatno attiva da un punto di vista letterario, la casa editrice Stilo di Bari. Mi ha fatto un'ottima impressione perché e una delle poche case editrici piccole che elenca i collaboratori e le loro specifiche mansioni in modo che uno scrittore possa regolarsi a chi e se inviare il proprio manoscritto e mi sembra siano estremamente dettagliati sulla loro attività. Il catalogo medievale è notevole
Spero di esservi stata utile
Bastone o Carota?
Le vostre esperienze, le vostre considerazioni, le vostre delusioni. Tutto quello che possa aiutare altri autori nella scelta di una casa editrice
giovedì 24 febbraio 2011
domenica 13 febbraio 2011
Vorrei spezzare una lancia
Buongiorno a tutti, quello di cui vi voglio parlare riguarda le case editrici, non la mia in particolare (sulla mia vorrei aspettare prima di trarre conclusioni, positive o negative che siano) ma vorrei fare un discorso generico. Parliamo delle case editrici a pagamento o con contributo, Io sono imprenditore di me stesso e sinceramente non riesco a bocciare completamente questa formula. Quando si crea un progetto editoriale le spese sono alte, gli autori sono quasi sempre sconosciuti, non è detto che tutti vendano anzi spesso le copie vendute non coprono le spese.
Ma analizziamo la situazione, serve un editor, un grafico che curi copertina e impaginazione, un illustratore se serve un disegno ad hoc, uno stampatore probabilmente una segretaria per dare un minimo di credibilità all'azienda. Insomma tutto questo costa e moltiplicato per il numero di autori le cifre salgono.
In virtù di questo chiedere un contributo, se contenuto a coprire le spese minime, non mi sembra una pratica così indignante.
Se un editore si impegna a promuovere il libro con ogni mezzo possibile, a presenziare a fiere di settore a dare copie del libro in omaggio per recensioni e valutazioni e ci mette serietà e dedizione credo che sia un giusto compromesso.
Quello che trovo raccapricciante sono gli editori che si approfittano, dicono che stampano 1000 copie e poi ne stampano 100 che mandano al macero perché se ne fregano (ed esistono vi assicuro) persone che non fanno della promozione il loro punto di forza ma campano con i contributi degli autori.
Fatevi due calcoli, ho 500 autori, chiedo 500 euro cadauno, stampo 100 copie e le lascio marcire, sono 250.000 euro che mi metto in tasca (e ci sono anche questi).
Considerando tutto questo farei un invito a tutti gli autori, quando prendete in considerazione una casa editrice, cercate in internet, è pieno di blog che parlano di tutto. Guardate sul sito della stessa e contattate gli autori, chiedete informazioni, documentatevi e non agite solo perché volete vedere il vostro libro pubblicato. Abbiamo la fortuna di avere internet dalla nostra che ci aiuta a rendere la vita difficile ai farabutti, usiamo questi mezzi.
Spero che questo aiuti tutte le persone ad aprire gli occhi, se poi trovate una casa editrice, avete fortuna e decide di credere in voi e nella vostra opera e rischia di tasca sua tanto meglio ma sono casi più unici che rari anche se avete scritto un buon libro la realtà editoriale non è quasi mai questa.
Elvio
Ma analizziamo la situazione, serve un editor, un grafico che curi copertina e impaginazione, un illustratore se serve un disegno ad hoc, uno stampatore probabilmente una segretaria per dare un minimo di credibilità all'azienda. Insomma tutto questo costa e moltiplicato per il numero di autori le cifre salgono.
In virtù di questo chiedere un contributo, se contenuto a coprire le spese minime, non mi sembra una pratica così indignante.
Se un editore si impegna a promuovere il libro con ogni mezzo possibile, a presenziare a fiere di settore a dare copie del libro in omaggio per recensioni e valutazioni e ci mette serietà e dedizione credo che sia un giusto compromesso.
Quello che trovo raccapricciante sono gli editori che si approfittano, dicono che stampano 1000 copie e poi ne stampano 100 che mandano al macero perché se ne fregano (ed esistono vi assicuro) persone che non fanno della promozione il loro punto di forza ma campano con i contributi degli autori.
Fatevi due calcoli, ho 500 autori, chiedo 500 euro cadauno, stampo 100 copie e le lascio marcire, sono 250.000 euro che mi metto in tasca (e ci sono anche questi).
Considerando tutto questo farei un invito a tutti gli autori, quando prendete in considerazione una casa editrice, cercate in internet, è pieno di blog che parlano di tutto. Guardate sul sito della stessa e contattate gli autori, chiedete informazioni, documentatevi e non agite solo perché volete vedere il vostro libro pubblicato. Abbiamo la fortuna di avere internet dalla nostra che ci aiuta a rendere la vita difficile ai farabutti, usiamo questi mezzi.
Spero che questo aiuti tutte le persone ad aprire gli occhi, se poi trovate una casa editrice, avete fortuna e decide di credere in voi e nella vostra opera e rischia di tasca sua tanto meglio ma sono casi più unici che rari anche se avete scritto un buon libro la realtà editoriale non è quasi mai questa.
Elvio
mercoledì 9 febbraio 2011
Mariel Sandrolini
Sono Mariel Sandrolini autrice di poesie e romanzi.
non sono giovanissima, ma la passione per la scrittura l'ho avuta innata e per chi come me è stata in collegio dai quattro ai diciotto anni. e aveva così tanto tempo per fantasticare e inventarsi storie.
ho iniziato a scrivere poesie su un quaderno...le monache alcune di queste le hanno spedite ai dei concorsi in cui ho vinto sempre qualche premio.Una volta uscita, la svolgere della vita , marito, figli, lavoro, non aveva spento in me l'antica passione ma solo rallentata.
Giunta l'età pensionabile sono riuscita a realizzare ciò che ho sempre desiderato fare:scrivere.
Per prima cosa ho ripreso fuori tutte le mie poesie , così che un gruppo di amici di cui uno tipografo nel 2007, ne hanno fatto un librettino.LE POESIE DI MARIEL- 100 copie .
E' seguito il mio primo romanzo:LE RAGAZZE DEL CIRCOLO MELA -ISMECA-2009
il manoscritto l'ho spedito a dieci case editrici di cui quattro importanti...(sognare è gratuito)
tutte e sei piccole e medie e case editrici mi hanno risposto.
il contratto era pressoché uguale, si differenziava di poco. Con tutte si dovevano acquistare un certo numero di libri. Decido per ISMECA, poiché della mia città.Firmo un contratto per 1000 copie.
Ero felice, poiché immaginavo che la mia casa editrice mi avesse preso per mano e guidata in mondo a me sconosciuto. Tante belle parole, tante promesse.NIENTE DI TUTTO CIO.'Io mi rendo subito conto che i libri non hanno distribuzione.
Non mi hanno fatto una presentazione, niente, praticamente sono stati solo una tipografia.Io avevo i miei 200 da vendere allora ho cominciato a chiedere in giro, come era il meccanismo, ha iniziato a fare da sola presentazioni e mi sono attrezzata con la post pay per la spedizione diretta.
Alla ISMECA non riuscivo a parlare col titolare, solo tramite impiegata. non sapeva mai niente. Ho scritto loro una email contestando tutto ciò e facendo presente che anche chi ordinava i libri via internet sul sito della loro casa editrice doveva aspettare mesi. Il responsabile con una email di fuoco mi risponde dicendo in tono arrogante testualmente:E' PAZZESCO CHE LEI VOGLIA CONTROLLARE CON NOME E COGNOME SE SONO STATI SPEDITI I LIBRI- VEDA DI CHIAMARMI CON ARGOMENTI PIU SERI.
da un anno esattamente dal NOVEMBRE DEL 2009 non si fanno vivi, non ho notizie, io ho finito i miei 200 libri , aspetto, ma sono sicura che loro gli altri 800 libri non li hanno mai stampati.
NEL LUGLIUO DEL 2010 ESCE LE SCELTE DI ERICA-FORTEPIANO-
La scelta di questa casa editrice che in realtà doveva essere la PENDRAGON di Bologna è stata perché mi avevano proposto di
editare LE RAGAZZE....cosa che io avevo già fatto , mi sono presentata al colloquio proponendo ERICA.
Il romanzo è piaciuto mi chiamano per firmare il contratto. Lì apprendo che il mio romanzo va su una nuova collana dal TITOLO FORTEPIANO. Sono titubante, ma mi si prospetta una grande campagna pubblicitaria, visto anche che sono la prima autrice.
Distribuzione capillare in tutta Italia, Mi si promette a settembre una presentazione ufficiale in notissima libreria nel centro di Bologna.
Da subito ci sono stati problemi di distribuzione poichè FORTEPIANO NON LA CONOSCEVA NESSUNO poi dopo alcune mie telefonate questo scoglio è stato superato .ORA HA UNA DISTRIBUZIONE PDE.
Non è stata fatta alcuna pubblicità promozionale, hanno diviso i due marchi.PENDRAGON VA ALLA GRANDE PUBLICIZZATA DI TUTTO DI PIU- FORTEPIANO NON LA CONOSCE ANCORA NESSUNO.
In otto mesi la mia casa editrice non mi ha fatto la presentazione. io da sola un varie parti d'Italia ne ho fatte 23 accollandomi tutte le spese, e tutti i vari libri che si deve dare in omaggio Loro su questo non hanno mai dato una mano.
Ha fine ottobre considerando le presentazioni che avevo datate avevo chiesto se avevano libri da darmi. Mi hanno risposto che stavo andando alla grande e anche a loro scarseggiavano . mi promettono che vanno subito una ristampa.
Be siamo a febbraio mi sono saltate tre presentazioni perchè non ho neppure un libro e loro non li hanno messi ancora in stampa..
Ho chiesto tanti chiarimenti come ad esempio le fiere,
Ho saputo che il mio libro e' stato a Torinio, Trieste, Roma...comunicazione a me che sono l''autrice NO?.
Sono molto amareggiata , dieci giorni fa l'editore mi detto: domani ti mando i libri...intanto io il 24 febbraio avevo un'altra presentazione
che è andata in fumo. oggi 9 febbraio i libri non sono ancora arrivati.
Su Fb, c'e un sito PENDRAGON dove vengono pubblicizzato i libri con quel marchio e tutte le tante presentazione di ogni autore.
Di FORTEPIANO C'E UN BLOG --ma chi lo vede se non si fa pubblicità?
Ora ho un'altro progetto finito TEMPO CHE SFUMA NELLE NEBBIE DEL PASSATO- l'ho fatto vedere già a due editori nuovi, loro pure mi hanno detto che sara costoso editarli in quanto ci sono anche delle iconografie. Bè penso che lo terrò nel cassetto.
Ora sono alla metà di Thriller ma pensando a storie come queste mi passa l'ispirazione e la voglia di continuare questo cammino.
non sono giovanissima, ma la passione per la scrittura l'ho avuta innata e per chi come me è stata in collegio dai quattro ai diciotto anni. e aveva così tanto tempo per fantasticare e inventarsi storie.
ho iniziato a scrivere poesie su un quaderno...le monache alcune di queste le hanno spedite ai dei concorsi in cui ho vinto sempre qualche premio.Una volta uscita, la svolgere della vita , marito, figli, lavoro, non aveva spento in me l'antica passione ma solo rallentata.
Giunta l'età pensionabile sono riuscita a realizzare ciò che ho sempre desiderato fare:scrivere.
Per prima cosa ho ripreso fuori tutte le mie poesie , così che un gruppo di amici di cui uno tipografo nel 2007, ne hanno fatto un librettino.LE POESIE DI MARIEL- 100 copie .
E' seguito il mio primo romanzo:LE RAGAZZE DEL CIRCOLO MELA -ISMECA-2009
il manoscritto l'ho spedito a dieci case editrici di cui quattro importanti...(sognare è gratuito)
tutte e sei piccole e medie e case editrici mi hanno risposto.
il contratto era pressoché uguale, si differenziava di poco. Con tutte si dovevano acquistare un certo numero di libri. Decido per ISMECA, poiché della mia città.Firmo un contratto per 1000 copie.
Ero felice, poiché immaginavo che la mia casa editrice mi avesse preso per mano e guidata in mondo a me sconosciuto. Tante belle parole, tante promesse.NIENTE DI TUTTO CIO.'Io mi rendo subito conto che i libri non hanno distribuzione.
Non mi hanno fatto una presentazione, niente, praticamente sono stati solo una tipografia.Io avevo i miei 200 da vendere allora ho cominciato a chiedere in giro, come era il meccanismo, ha iniziato a fare da sola presentazioni e mi sono attrezzata con la post pay per la spedizione diretta.
Alla ISMECA non riuscivo a parlare col titolare, solo tramite impiegata. non sapeva mai niente. Ho scritto loro una email contestando tutto ciò e facendo presente che anche chi ordinava i libri via internet sul sito della loro casa editrice doveva aspettare mesi. Il responsabile con una email di fuoco mi risponde dicendo in tono arrogante testualmente:E' PAZZESCO CHE LEI VOGLIA CONTROLLARE CON NOME E COGNOME SE SONO STATI SPEDITI I LIBRI- VEDA DI CHIAMARMI CON ARGOMENTI PIU SERI.
da un anno esattamente dal NOVEMBRE DEL 2009 non si fanno vivi, non ho notizie, io ho finito i miei 200 libri , aspetto, ma sono sicura che loro gli altri 800 libri non li hanno mai stampati.
NEL LUGLIUO DEL 2010 ESCE LE SCELTE DI ERICA-FORTEPIANO-
La scelta di questa casa editrice che in realtà doveva essere la PENDRAGON di Bologna è stata perché mi avevano proposto di
editare LE RAGAZZE....cosa che io avevo già fatto , mi sono presentata al colloquio proponendo ERICA.
Il romanzo è piaciuto mi chiamano per firmare il contratto. Lì apprendo che il mio romanzo va su una nuova collana dal TITOLO FORTEPIANO. Sono titubante, ma mi si prospetta una grande campagna pubblicitaria, visto anche che sono la prima autrice.
Distribuzione capillare in tutta Italia, Mi si promette a settembre una presentazione ufficiale in notissima libreria nel centro di Bologna.
Da subito ci sono stati problemi di distribuzione poichè FORTEPIANO NON LA CONOSCEVA NESSUNO poi dopo alcune mie telefonate questo scoglio è stato superato .ORA HA UNA DISTRIBUZIONE PDE.
Non è stata fatta alcuna pubblicità promozionale, hanno diviso i due marchi.PENDRAGON VA ALLA GRANDE PUBLICIZZATA DI TUTTO DI PIU- FORTEPIANO NON LA CONOSCE ANCORA NESSUNO.
In otto mesi la mia casa editrice non mi ha fatto la presentazione. io da sola un varie parti d'Italia ne ho fatte 23 accollandomi tutte le spese, e tutti i vari libri che si deve dare in omaggio Loro su questo non hanno mai dato una mano.
Ha fine ottobre considerando le presentazioni che avevo datate avevo chiesto se avevano libri da darmi. Mi hanno risposto che stavo andando alla grande e anche a loro scarseggiavano . mi promettono che vanno subito una ristampa.
Be siamo a febbraio mi sono saltate tre presentazioni perchè non ho neppure un libro e loro non li hanno messi ancora in stampa..
Ho chiesto tanti chiarimenti come ad esempio le fiere,
Ho saputo che il mio libro e' stato a Torinio, Trieste, Roma...comunicazione a me che sono l''autrice NO?.
Sono molto amareggiata , dieci giorni fa l'editore mi detto: domani ti mando i libri...intanto io il 24 febbraio avevo un'altra presentazione
che è andata in fumo. oggi 9 febbraio i libri non sono ancora arrivati.
Su Fb, c'e un sito PENDRAGON dove vengono pubblicizzato i libri con quel marchio e tutte le tante presentazione di ogni autore.
Di FORTEPIANO C'E UN BLOG --ma chi lo vede se non si fa pubblicità?
Ora ho un'altro progetto finito TEMPO CHE SFUMA NELLE NEBBIE DEL PASSATO- l'ho fatto vedere già a due editori nuovi, loro pure mi hanno detto che sara costoso editarli in quanto ci sono anche delle iconografie. Bè penso che lo terrò nel cassetto.
Ora sono alla metà di Thriller ma pensando a storie come queste mi passa l'ispirazione e la voglia di continuare questo cammino.
Bisclavret Torrarmata Aimone
Ho pubblicato insieme ad Elena Maffioletti il romanzo "Bisclavret Storia Luminosa di tempi bui " per i tipi di O.G.E. www.edizioni-oge.com. Il clima caldo e familiare della piccola casa editrice milanese ci ha subito conquistate. Con estrema onestà i signori Ogliari , titolari della casa, e il loro editor Marco Beck, poeta di chiaro valore e con grande esperienza per aver condotto collane per le edizioni paoline e mondadori, hanno subito messo in chiaro cosa potevano offrirci. Non abbiamo dovuto sborsare un soldo per la pubblicazione nè acquistare copie del libro, anzi ci sono state messe a disposizione molte copie per partecipare a premi o per omaggiare chi reputassimo interessante per avere un giudizio o far conoscere il romanzo. Sentiamo la casa editrice molto vicina anche se, essendo piccola, permangono problemi di distribuzione capillare. Il dott. Beck si è occupato in prima perona di alcune presentazione e di iscriverci a concorsi. Da parte nostra ci impegnano a contattare librerie e/o biblioteche e dare notizia di questi eventi. Per le trasferte ci sobbarchiamo gli oneri, sebbene la OGE cerchi di aiutarci il più possibile e concordiamo insieme i passi da intraprendere in questo senso. Inoltre, senza bisogno di sollecito hanno mandato nuovamente in stampa il libro quando hanno ritenuto che le scorte non fossero sufficienti. Faccio notare che tutti i libri editi dalla OGE hanno il bollino argento SIAE, garanzia per l'autore di sapere effettivamente quante copie sono state vendute.Inoltre il volume presenta una grafica e una impaginazione assolutamente invidiabili, curate in prima persona da Mauro Ogliari con il quale è stato possibile un dialogo amichevole e professionale anche per la scelta della copertina. Insomma una storia molto bella di editoria e amicizia.
martedì 8 febbraio 2011
Glory
Condivido entrambi i vostri commenti. Io sto ancora visionando il mio romanzo per cui ho avuto a che fare solo con una casa editrice di cui non voglio far nome solo perchè non posso dire ne che sia comportata male ne che si sia comportata bene con me, tramite face ho conosciuto questa persona e parlando ho scoperto appartenesse ad una piccola casa editrice. Mi ha chiesto di poter visionare i miei primi capitoli, giusto per farsi un'idea di come scrivevo e poi ha voluto avere un'intera "scaletta" sulla trama. Alla fine mi ha detto che gli spunti erano molto buoni ma aveva dei dubbi sul fatto che fosse abbastanza commerciale perchè "troppo fantasy". Ovviamente ognuno è libero di esprimere il proprio punto di vista, ma oltre al fatto che io credo che un libro vada prima di tutto letto per intero, e non basandosi solo su uno schema di trama, ritorniamo al discorso che le piccole case editrici seguono ciò che vende e non si arrischiano a proporre qualcosa che va al di là dei canoni del momento, non vogliono sperimentare, aimè... e quindi si leggono sempre le stesse storie, soprattutto per quanto riguarda il genere fantasy, dove la maggior parte dei libri si copiano gli uni dagli altri.
lunedì 7 febbraio 2011
da Edda Luzzi
Ho aperto il cassetto dei sogni molto tardi, a 47 anni e ho scritto il mio primo romanzo con un coautore. L'ho inviato alla Longanesi che non mi ha assolutamente considerata... nel frattempo ho guardato i contratti delle cosiddette case editrici minori... vere sanguisughe. Così ho deciso che avrei fatto il salto nel vuoto e mi sarei autoprodotta. Tipografia, 1000 copie x iniziare, pubblicità e presentazione, tutto fatto da me. Le prime vendite sono state fra gli amici, poi fb e il passaparola hanno fatto il resto...
sabato 5 febbraio 2011
Inizio io
Dunque, se devo essere sincero non ho esperienze negative, ho spedito il mio libro a diverse case editrici importanti e minori. Le critiche sono state quasi tutte positive ma, o non interessava il genere o non erano interessati a nuovi autori. La mia battaglia è con gli "esaminatori" di libri. Queste persone con tanto potere e così poca capacità, io amo il fantasy e la fantascienza quindi tanto per citare un paio di casi farò due nomi. ROWLING, rifiutata dalle più grosse case editrici inglesi e Christopher PAOLINI che ha iniziato autoproducendosi, ora sinceramente mi vengono grossi dubbi sulle capacità valutative di queste persone che leggono un libro e decidono se pubblicarlo o meno. Come esperienza personale cito una critica fatta a me dopo aver visionato il mio libro. Il succo della critica si riassume in una frase in esso contenuta: "Non ci sono morti ne feriti". Ecco qua mi sono cascate le braccia sotto i talloni. Se non ci sono è perché non li ho voluti mettere, credo che il mondo sia pieno di bei libri senza morti ne feriti, inoltre il mio è un libro scritto per mia figlia che all'epoca aveva 12 anni e volevo che fosse così, se avessi voluto fare una carneficina l'avrei fatta vi pare? Non credo che si possa valutare un libro in questi termini altrimenti poi non lamentiamoci se i nostri figli vogliono solo vedere film di violenza, come se non bastasse il telegiornale. È come dire che Peter Pan fa schifo perché Capitan Uncino non sgozza tutti i bimbi perduti. Ma guardando il lato positivo della faccenda devo dire grazie a questa persona di dubbie capacità, mi ha fatto capire che valore hanno le critiche e mi ha spinto a perseverare fino a trovare una persona che apprezzasse il libro nel suo insieme e capisse i sentimenti che animavano l'opera. Tanto per fare un ultimo esempio, io ho letto "il codice da vinci" in un fiato e mi è piaciuto molto, mia moglie non l'ha nemmeno finito. Non si può piacere a tutti questo è ovvio ma un minimo di rispetto di imparzialità e di assenza di stereotipi in persone che valutano il lavoro di un autore sarebbero graditi.
Elvio
Elvio
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